Dopo essermi fatta 3000 km a piedi dalla Sicilia al Piemonte mi sono completamente e perdutamente innamorata del mio paese. Nella mia vita, grazie alla mia passione per il viaggio, sono riuscita a visitare 64 nazioni (circa la metà di quelle esistenti) e come ben sapete sto continuando a collezionare stampi sul mio passaporto. Eppure l’Italia secondo me è il più bello che abbia mai visto, sia a livello naturalistico, (compete pari pari con la Nuova Zelanda, a cui però manca tutto il resto.) che a livello architettonico, artistico, archeologico, senza poi parlare della qualità del cibo e del buon vino. In questo sono certa di essere obbiettiva dato che il mio giudizio non è più offuscato dall’amore.
E stato un amore intenso ma il Bel Paese mi ha spezzato il cuore troppe volte e ho deciso di smettere di continuare a stargli dietro e girare pagina. È troppa la FRUSTRAZIONE di avere la certezza di vivere nel paese più bello del mondo ed essere circondata da Italiani che le mancano puntualmente di rispetto sotto tutti i punti di vista:
- A livello AMBIENTALE siamo sporchi e arretrati, quando camminavo, soprattutto al Sud, a volte mi ritrovavo a marciare tra montagne di immondizia, la riciclata deve ancora arrivare in moltissimi comuni, mi è capitato di dover schivare lattine buttate direttamente fuori dai finestrini di macchine in corsa. A livello energetico siamo altrettanto indietro, poco solare, considerato quanto siamo fortunati climaticamente e troppo affidamento agli inquinanti combustibili fossili. Non rispettiamo nemmeno l’acqua inquinando il mediterraneo e avendoci pescato sconsideratamente riducendoci a rastrellare il fondo.
2. A livello BUROCRATICO. Ho conosciuto due irlandesi in viaggio l’altro giorno che mi han detto che non sono nemmeno riusciti a spedire le cartoline che hanno comprato mentre in viaggio nel nostro paese da quanto fosse complicato, dopo 40 minuti di coda alla posta non gli vendevano francobolli e hanno rinunciato per spedirle una volta tornati a casa (quindi facendo guadagnare i soldi dei francobolli all’Irlanda.) Io che ora sono in viaggio leggo su Kindle, ma da amazon.it non posso comprare libri se fuori dall’Italia. Ovviamente il kindle è fatto per persone che viaggiano e quindi mi sono successivamente dovuta registrare come utente a amazon.co.uk e finalmente sono riuscita ad acquistare quello che stavo cercando. (quindi facendo guadagnare soldi all’Inghilterra). Avevo perso la patente e ho dovuto girare e rigirare 4 uffici a una cinquantina di chilometri di distanza l’uno dall’altro, aspettare due settimane e spendere una settantina d’euro per riaverla. Se perdo una carta di credito italiana devo tornare in Italia per averne una nuova (mentre quella Australiana che mi avevano rubato a Hong Kong, una volta denunciato il furto alla banca mi è stata spedita dove mi trovavo entro due giorni). Se uno decide di comprare una macchina usata in Italia, il processo è talmente complesso che esistono agenzie a farlo per te. Se lo si facesse da soli costerebbe intorno ai 280 euro, per un auto fino ai 53 kw di potenza, ma si potrebbe rischiare di morire di vecchiaia nel frattempo o che ci vengano delle ulcere per lo stress quindi in molti fanno affidamento a delle agenzie, che caricano 100/150 euro in più sul prezzo effettivo e si finisce a spendere poco meno di 400 in totale. In Nuova Zelanda ho comprato un Nissan Vanette dell’ 82, assettato per touring, con letto dietro e fornello per cucinare. L’ho pagato 1500 dollari e per fare il trapasso ho speso 5 minuti in posta e 12 dollari. L’ho venduto l’anno dopo per esattamente la stessa cifra. E queste, in Italia, sono le cose semplici, se poi si parla di aprire un business, una partita IVA o cose del genere allora sì che si tratta di vero e proprio masochismo.
3. A livello LAVORATIVO. La mia irrefrenabile voglia di viaggiare mi ha spinto a lasciare l’Italia appena finita la maturità. Mi trasferii a Londra con un paio di amiche, lavorai in ristoranti italiani, senza parlare un a parola d’inglese e piano piano, mano a mano che iniziavo a masticarlo decisi di iscrivermi all’università. Mi laureai in fotografia con il massimo dei voti nel 2004 alla Westminster University (una delle università più prestigiose d’Europa) e allora ingenuamente pensai che con un ottima conoscenza dell’inglese e una laurea del genere non sarebbe stato difficile tornare in Italia e trovare lavoro. Mandai il mio curriculum in giro e mi chiamarono addirittura dalla Provincia di Verbania. Non potevo crederci! Andai al colloquio, gli serviva un fotografo per mantenere gli archivi aggiornati e provvedere a tutto il materiale che gli sarebbe servito per i vari eventi organizzati dagli stessi. Andai al secondo colloquio, dopo altri quindici giorni. Andai al terzo nella sede della provincia, dove il mio interlocutore che ormai mi stava tenendo in ballo da un paio di mesi mi propose il quarto colloquio al ristorante, soltanto io e lui e allora capii che non era interessato alle qualità del mio occhio ma a quelle che si rivelavano al suo. Lo mandai a quel paese e mi trasferii in Canada, dove trovai immediatamente lavoro come assistente di uno dei grafici più riconosciuti di tutto al paese, mi pagava benissimo e mi trattava con rispetto. Ho amici, che stimo, che piuttosto di lavorare accettano di essere pagati e avere contratti part-time mentre invece lavorano full time. Altri che piuttosto di seguire i loro sogni o anche solo di vivere con dignità, soprattutto se con prole da mantenere, si sono dovuti trasferire all’estero. Io viaggio perchè amo farlo, in tanti di noi invece sono costretti a farlo. E poi c’è l’IPOCRISIA di avercela contro tutti gli immigrati, quando noi stessi lo siamo stati in passato e lo siamo ancora. Il 35% della popolazione Uruguayana è Italo-Uruguayana, in Brasile gli Italo-brasiliani sono oltre 27 milioni. Nei secoli XIX e XX, quasi 30 milioni di italiani hanno lasciato l’Italia con destinazioni principali le Americhe, l’Australia e l’Europa occidentale e ancora nel 2015 in 107.000 hanno lasciato il bel paese… Se non fossimo stati creati per muoverci saremmo stati alberi.
4. L’IPOCRISIA merita infatti proprio un paragrafo tutto suo. L’italiano all’estero non si parla, ovunque si vada si trovano sempre scritte in inglese, spagnolo, francese, tedesco e MAI in italiano, tranne che ad Amsterdam dove i PR dei bordelli addirittura lo parlano. La ragione è ovvia, i clienti italiani sono numerosissimi. 9 milioni di italiani soddisfano i loro piaceri sessuali a pagamento. Ai nostri confini, Svizzera e Austria i bordelli legali si arricchiscono proprio grazie al grande numero dei nostri connazionali. Ma noi :noooo!!!??? Per 350.000 ragioni diverse, dalle femministe incazzate ai bacchettoni cattolici, a quelli che, di facciata, devono far vedere che non sono interessati mentre di nascosto sono i maggior acquirenti, e sapete chi ci rimette in tutto questo? Proprio le ragazze che lo fanno, perché la prostituzione continua a svolgersi, in strada o negli appartamenti privati, è gestita dalle mafie che si dedicano al traffico umano, usandole come fossero delle macchine e senza garantire loro nessuna protezione. Un bordello, dove tassate, periodicamente controllate e obbligate ad utilizzare il preservativo sarebbe palesemente la soluzione più sensata. L’IPOCRISIA di tutti i mafiosi cattolici, l’IPOCRISIA che basti che un prete ti regali il perdono, l’IPOCRISIA della chiesa che predica e non pratica, che naviga nell’oro ma non aiuta i bisognosi, che chiude la porta in faccia ai pellegrini se non possono pagare l’alloggio, che non accetta che i preti abbiano rapporti sessuali e nasconde la pedofilia, che vieta l’uso di anticoncezionali ma non provvede a sfamare i troppi figli. l’IPOCRISIA di chi prega dio e poi per pasqua va a fare il pic-nic in montagna e non si porta via la spazzatura, fisicamente distruggendo l’unica manifestazione fisica di qualsiasi DIO: la natura. L’IPOCRISIA di tutti quelli che hanno paura dell’Islam e poi vanno a farsi le vacanze a Sharm el Sheikh. L‘IPOCRISIA degli italiani che viaggiano per potersi lamentare che il caffè e la pizza non sono come a casa. L’IPOCRISIA di chi sta tutto il giorno seduto sul divano a guardare la televisione e non sa fare altro che criticare chi vive. L’IPOCRISIA di stato e chiesa a non legalizzare l’eutanasia. L’IPOCRISIA di mantenere le droghe illegali quando nel Po’ scorrono 4 chili di cocaina al giorno. L’IPOCRISIA di spendere tutti i nostri averi nel comprare cose futili per dimostrare uno status di ricchezza fittizio e dietro alle porte chiuse fare la fame. L’IPOCRISIA di andare al cimitero solo per criticare le famiglie dei morti senza i fiori freschi sulla tomba. L’IPOCRISIA di considerarci uno stato di grandi artisti, quando ora per l’arte in italia non ci sono fondi e infatti gli artisti o fanno la fame o emigrano. L‘IPOCRISIA di perseguire piccoli reati compiuti da gente comune per campare quando i veri ladri e i veri mafiosi agiscono alla luce del sole e non vengono toccati. L’IPOCRISIA del sistema che non permette a un poliziotto di andare a casa di un ladro, anche quando sono certa del suo indirizzo, perchè il cretino che mi ha rubato l’Iphone lo ha acceso e ora so esattamente dove si trova. E potrei andare avanti ore.
“Si sa che la gente dà buoni consigli
Sentendosi come Gesù nel tempio
Si sa che la gente dà buoni consigli
Se non può più dare cattivo esempio”
Bocca di Rosa, Fabrizio De Andrè.
5. In Italia non esiste MERITOCRAZIA, e questo è palese osservando la nostra situazione politica. La maggior parte dei nostri parlamentari non sono certo persone che coprono quel ruolo perchè capaci, colte, esperte o quantomeno oneste, sono lì per lo più perchè ce li ha messi qualche altro parente. La nostra, secondo me, è una democrazia monarchica, in cui i ricchi e i potenti hanno la facoltà di piazzare il sangue del proprio sangue in posizioni chiave per fare in modo che le cose continuino ad andare come gli conviene. Crescendo, ho avuto la fortuna di avere ben 3 buoni amici che sognavano di cambiare il mondo attraverso la politica, ragazzi che credevano veramente di poter migliorare le cose attraverso i loro sogni e la loro onestà. Uno ha lavorato in un cantiere nautico a Genova fino a quando, dopo aver avuto un figlio, ha deciso di emigrare in Danimarca, l’altro lavora nel mondo dell’informatica e l’ultimo è un insegnante. Poi in un paese che non è mai diventato né comunista né veramente socialista questa è una bella batosta. La meritocrazia forse è l’unica cosa buona dei sistemi liberisti, ma noi abbiamo deciso consciamente di scegliere solo gli attributi peggiori, non proteggere i cittadini dal libero mercato ( per esempio ritrovandoci a competere coi prezzi della frutta africana, dove non è necessario seguire le normative europee nella produzione, quindi permettendogli di metterla sul mercato a prezzi enormemente più bassi e di conseguenza costringendo i contadini italiani a buttar via tonnellate di frutta e verdura freschi) e non dargli la possibilità di emergere se se lo meritano. Chapeau!
6. Il RAZZISMO. Mentre scrivevo Mondonauta, mi sono dovuta informare per raccontare un evento in cui, una signora in Sud Africa mi aveva detto che anche noi, come loro, avevamo la XENOFOBIA. Incredula sono tornata a casa ed ho iniziato la mia ricerca e a malincuore ho verificato che l‘Italia è considerata il paese più razzista d’Europa. E poi ti tornano in mente i compagni di classe che ti prendevano in giro perchè eri figlia di un’immigrata, mia mamma stessa che dopo diversi anni in Italia a un certo punto ha iniziato a votare Lega, forse per non sentirsi esclusa (ora fortunatamente ha smesso). Gli attacchi contro ai ROM quando sarebbe un popolo che si meriterebbe il nobel per la pace perchè nonostante non abbia una nazione non abbia mai causato una guerra. ( E se rubano è perchè i lavori che si tramandano da generazioni: allevatori, calderai, fabbri e lautari sono praticamente scomparsi). Il ragazzino in treno che dopo aver chiacchierato per qualche minuto ed aver scoperto che ho vissuto in Asia mi chiede schifato, non mi fossi trovata male con tutti quei marocchini. Questa è la metafora del razzismo. La paura, e la paura nasce dall’ignoranza e il nostro bel paese ne è vergognosamente immerso.

Italia, 2017, incredibile, ma vero…
7. Il MASCHILISMO. È stato proprio il mio ex editore a dirmi: “questo libro all’estero avrebbe venduto almeno 20.000 copie” E io ingenuamente gli chiesi “ E perché qua no?” “Perché sei donna!” Nonostante il mio ex editore si è verificato essere un gran villano (mi ha mandato resoconti fasulli sulle vendite del mio primo manoscritto e mai pagato mio padre per una traduzione, perché in Italia, appunto il pesce grosso, si approfitta di quello più piccolo e i meccanismi legislativi lenti e spesso corrotti non vengono incontro alla giustizia. E qui inizio a preparare il terreno per il prossimo punto: BERLUSCONISMO) su questo aveva proprio ragione! I miei colleghi uomini hanno una vita tremendamente più facile della mia. Se io pubblico un video per farmi pubblicità vengo demolita sia da uomini che da donne. Le donne forse per invidia, e gli uomini forse perché non sopportano una donna libera e indipendente che non ha bisogno di loro. Sono stata chiamata da alcune radio nazionali dopo aver deciso di farmi tutta l’Italia a piedi raccogliendo sogni e quello che mi è stato chiesto di più era il mio passato da spogliarellista, scherzando su come avendo fatto quel lavoro, non avrei avuto problemi a viaggiare gratis. Probabilmente sottolineavano un tema secondario al mio progetto ma interessante per gli ascoltatori non rendendosi conto, in questo modo, di contribuire a questo circolo vizioso. In un paese dove una pagina come fanpage,it ha oltre 6.000.000 di like, una pagina che parla esclusivamente di delitti, gossip e isola dei famosi dimostra il trend di quello che interessa all’italiano medio, per cui qualsiasi manifestazione di pensiero libero, diverso o indipendente viene evitata come peste dai mass media, perché non vende, non interessa. La televisione, i giornali e le radio in Italia servono solo ed esclusivamente per perpetuare lo Status Quo.
8. Il BERLUSCONISMO. Ovvero l’idea che il ladro, il corrotto e chi corrompe, il più furbo, chi si approfitta delle situazioni, l’uomo senza ideali o peli sullo stomaco renda una persona un modello da imitare. Il buono, l’ingenuo, il sognatore, l’idealista passa per scemo e viene marginalizzato contribuendo a fare crescere nuove generazioni di gente egoista ed egocentrica con sole ambizioni materialistiche.
9. L’IGNAVIA. Una cosa che gli italiani sanno fare benissimo è lamentarsi. Lamentarsi della politica, magari non essendo mai stati a una manifestazione e non andando a votare, lamentarsi della propria vita, quando gli unici in grado di cambiarla sono proprio gli stessi, lamentarsi del proprio compagno/a (vedi sopra), lamentandosi del caldo, del freddo, del presentatore di San Remo, dell’allenatore della squadra del cuore, e quando ci si trova al bar e ci si possono scambiare lamentele tra una birretta e un caffè scoppia il big bang della lamentela e si rischia di far notte. Lo può confermare mio padre che fa il barista da 20 anni e spesso si pente di aver chiesto a un cliente qualunque un semplice “come stai?” Perchè questo finisce a fargli l’elenco di tutti i farmaci prescritti dal dottore. VIVI COME VIVESSI NEL MONDO CHE SOGNI ED ESSO SI ADATTERÀ AL TUO COMPORTAMENTO è una lezione che la maggior parte degli italiani non hanno ancora imparato eppure uno si chiede come mai non hanno nemmeno imparato che la lamentela sterile non porta a niente. Einstein diceva che il sinonimo di pazzia è ripetere la stessa cosa più volte e aspettarsi un risultato diverso, quindi se lamentarsi non è servito a cambiare niente né la prima volta, né la seconda e le successiva, continuare a farlo sperando in un cambiamento è pura follia. A meno che la speranza in un cambiamento sia falsa e la lamentela sia un puro piacere, uno sport.
10. Il CALCIO. L’Italia è un paese in cui se tu non conosci i giocatori, non sai cos’è il fuori gioco, non hai visto la partita, non sei tifosa di una squadra, sei completamente escluso dalla maggior parte dei discorsi. Onestamente a me del calcio non interessa, anzi, vi dirò di più, come sport mi sta proprio antipatico a livello di principio. Trovo illogico i calciatori vengano pagati cifre esorbitanti quando altri atleti, che magari si allenano molto più, appena sopravvivono con i loro stipendi. Che vengano venerati come divinità quando scienziati che scoprono come riprodurre coralli e magari salvare il mondo siano disconosciuti dai più. Trovo assurdo che venga utilizzato come “arma di distrazione di massa” dai problemi reali e che la popolazione possa essere tanto tonta da farsi fregare in modo tanto ovvio.Ps. lo scienziato si chiama David Vaughan e si rifiuta di andare in pensione fino a quando non avrà piantato un milione di coralli.
Sono d’accordo su tutto, salvo sull’esterno problema dell’immigrazione incontrollata. E lo dice un giramondo come te. Il problema principale del nostro paese , è che siamo governati da ladri. Siamo super tassati. Paghiamo tasse svedesi e abbiamo servizi africani. I rom ? Bhe! ! Se si compprtassero un Po meglio , magari ci sarebbero meno pregiudizi. 3 risp. La difficoltà nel divulgare alla gente le tue stupende esperienze in giro per il mondo, sono dipese non dal maschilismo o dall’invidia , è che siamo un popolo al 70 % di pecoroni. Prova ad entrare nella casa del grande fratello , e ti garantisco che venderai più copie di Roberto Saviano. Ripeto , fallo per te. Non riuscirai mai ad avere successo cercando di trasmettere un Po di cultura alla gente. Fai come faccio io. Lo divulgo agl’amici, metto foto su Facebook , ma non vado oltre . È inutile. Salvo se , non faccia un reality , e allora coglierei la palla in balzo. Purtroppo è così darinka . Fidati !!!!
Nino, invece Darinka ha ragione, io seguo anche suoi “colleghi” uomini, e nessuno si permetterebbe di fare certi commenti sulla loro vita privata in una intervista. Vedi Mattia Miraglio Vagamondo o Francesco Grandis Wandering Wil. Verso Darinka l’atteggiamento è diverso, e credo che lei abbia centrato perfettamente le motivazioni.
Lorena sa esattamente a quali colleghi mi riferisco, e, purtroppo, è proprio così, dunque la mia estate sarà dedicata alla traduzione dei miei manoscritti in inglese! Basta non buttarsi giù e non mollare mai, amo quello che faccio e sono davvero felice di poter continuare a farlo, non importa se in un altra lingua!
Ciao Darinka, quello che scrivi è tutto infelicemente vero. Nonostante sia italiana, non vado comunque bene perché vivo al nord e mio padre è nato in sicilia. Voglio andarmene da qui per avere intorno persone che sono più affini al mio essere. E lo dico perché anche se qui alcune le ho trovate, non mi bastano. Quando non riusciremo più a marciare sui nostri avi, probabilmente ci auto-elimineremo. Come un’implosione. Spero tanto di essere lontano quando succederà.
Un abbraccio e buon peregrinare 🙂
Buona fortuna Debora! Che la Forza sia con te!
Il tuo articolo è un po’ pieno zeppo di tutti quei luoghi comuni che appartengono ad una generazione vecchia e colma d’ignoranza. Io anche ho avuto modo di viaggiare moltissimo, soprattutto in Europa, ma tutta questa differenza con gli altri paesi non l’ho notata. Forse per l’argomento burocrazia posso concordare, perché può essere miglioraro e di molto, ma per tutto il resto no. Ogni paese ha il suo Berlusconi, la sua immondizia, la sua regione disastrata, i suoi problemi di immigrazione… Esempio eclatante: USA e UK; loro hanno gli stessi problemi nostri se non peggiori, ma la loro qualità della vita è sotto le suola delle scarpe. Poi posso andare avanti all’infinito; l’Australia che ha una classe politica peggiore di quella italiana che prende i rifugiati siriani a li butta su nauru pagando denari al governatore dell’isola…Devo continuare? Quindi scusa ma il tuo articolo è privo di senso perché narra di piccoli fatti personali non utilizzabili per una valutazione oggettiva di un paese. Purtroppo ci sono veramente pochi paesi degni di essere definiti migliori dell’italia, ma solo su alcuni aspetti tipo: civiltà, rispetto dell’ambiente, burocrazia e secondo me sono: Olanda, Norvegia, Finlandia e Danimarca
PS: io sono tornato perché mi sono sentito un codardo ed ho pensato che se amavo davvero l’Italia dovevo fare qualcosa per aiutarla, anche qualcosa di piccolo. E così è stato. Comunque le cose stanno cambiando vedi ad esempio l’instaurazione del team digitale. Io se fossi in te farei un trafiletto nel tuo articolo dove parli di quello che sta succedendo in Italia oggi.
Saluti
mah… La Tailandia aveva un Berlusconi, che è stato tirato giù con una mezza rivoluzione, altri, a parte Trump sinceramente non ne conosco, l’immondizia che c’è in giro in Italia non l’ho vista in nessuno dei paesi europei che ho visitato (e me ne mancano, magari c’è in quelli che non ho visto) ma perchè dobbiamo fare un paragone con i peggio se non per sentirci migliori? Negli stati uniti, per quanto se ne possa dire, c’è una libertà di stampa e di pensiero che è anni luce davanti a noi, in the UK, ci ho vissuto sei anni, e la meritocrazia esiste, qualsiasi colore della pelle tu abbia, (ovvio che qualche razzista bigotto ci sia sempre!) Qualità della vita in uk sotto alle scarpe? Su che cosa ti stai basando per fare quest’affermazione? Appunto conoscendo bene la Gran Bretagna mi sembra che la qualità della vita sia migliore della nostra, la giustizia, l’apertura mentale, l’economia, magari non si mangia bene come in Italia, ma se uno non trova lavoro almeno ha il reddito di cittadinanza e può quantomeno permettersi di mangiare. L’Australia è certamente un paese razzista, ma ho vissuto un anno a Melbourne e se sei australiano o se ci vivi legalmente tutto funziona benissimo, dalla sanità, ai trasporti, al rapporto carovita, e si mangia pure benissimo quindi, sì il grosso problema del razzismo rimane ma gli altri no. Io non mi sento ne mi sentirò mai una codarda perchè sono una cittadina del mondo e questo è il posto dove vivo… ps. illuminami su cosa sta succedendo in Italia oggi? ps. preferirei se nella prossima risposta eviteresti di darmi dell’ignorante, grazie
Ma sono cosi tanti i paesi migliori del nostro?? Quoto per la meritocrazia che manca, ma se ci sbattessimo un po di piu per migliorarlo il ns paese forse davvero vivremmo in un eden! La cosa che condanna gli italiani e in definitiva la mancanza di amore per se stessi.
Darinka, mi scuso se cambio argomento,hai detto che hai vissuto in in the UK per 6 anni,ma ora dove vivi?
in giro 😉
amaramente da sottoscrivere…
Sei una persona fantastica, grazie ed abbi cura di Te. MM
grazie di cuore!
Molto bello, molto vero … ho iniziato a seguirti 3 anni fa, quando attraversavi l’Italia a piedi e ti ho ammirata, ho ammirato il tuo coraggio, la tua voglia di vivere fuori dagli schemi. Mi sarebbe piaciuto incontrarti, ascoltarti raccontare le tue emozioni. Ora parli di un amore finito, ma certi amori non finiscono mai, fanno dei giri immensi e poi ritornano, come dice un noto cantautore. Ti senti tradita dagli italiani, ma io penso che sia tutta l’umanità a dover essere messa sul banco degli imputati. Ma tu continua a credere e a fare quello in cui tu credi, e fallo anche per chi come me non ha avuto e non ha il coraggio di farlo
Splendide parole, grazie di cuore Marco!
Ciao Darinka. Che posso dirti? Sei una persona molto profonda, fuori dagli schemi e hai coraggio… Ma cambiare le cose. .É un compito improbo… Neanche Gesù Cristo c’è riuscito. Io proverò a crescere mia figlia nel migliore dei modi… Buona fortuna! Comunque secondo me… Prima o poi tornerai…E ti mancherà
Ho speso una decina di minuti per decidere se mettere un MAI nel titolo… e poi ho deciso di no… sono certa farai un ottimo lavoro con tua figlia! buona fortuna!
Finalmente non mi sento sola nel pensiero. Finalmente sono completamente certa che la delusione dal Bel Paese non deriva dalla rabbia, ma dal rammarico e una sconsolata amarezza. Grazie Darinka!
Ciao Darinka!!! leggo quello che avrei voluto scrivere anche io, ma tu lo fai meglio!!!
Quindi continua così in tutto, viaggi, libri etc… etc…!!!
Ora come ora mi sento un po’ incastrata qui, ma la penso esattamente come te…..
Ma la sporcizia……sparliamo tanto degli altri….io faccio la pendolare tutti i giorni sul treno milano ancona nel tratto modena bologna, lo schifo dui treni di cui la gente si lamenta è dovuto all’incuria e alla maleducazione della gente stessa!!!gli odori che si sentono….però sono sempre gli “altri”che hanno colpa!
Guarda, sono d’accordo con molte cose che hai detto in linea di massima…non ho particolarmente apprezzato come hai sviluppato alcuni punti, ad esempio quello sull’ipocrisia: buone idee di fondo, tuttavia alcune argomentazioni le ho trovate un po ‘ semplicistiche, non so se rendo bene l’idea. Alla fine dell’articolo ho avuto la strana (e brutta) sensazione di aver appena letto l’articolo di un complottista, e questo a mio modesto parere perché hai puntato il dito su molte cose /persone senza analizzare tutti gli aspetti. Infine ti do una mia critica da lettrice: ho letto il tuo libro WalkAboutItalia e mi è piaciuto ma ho un appunto da farti, secondo me fate bene tu, Carlo Taglia, Claudio Pelizzeni ad autoprodurvi le vostre opere…secondo me però dovresti puntare e investire un po ‘ sulla lingua prima di metterti a scrivere, questo un Claudio Pelizzeni non ha bisogno di farlo perché forte dei suoi studi ha una buona padronanza della lingua italiana, motivo per il quale il suo libro sta avendo molto successo. Forse il motivo principale per il quale ne ha un po ‘ più dei tuoi. Non fermarti alle considerazioni femministe, non tutti guardano al tuo passato di spogliarellista ma al tuo presente di globetrotter. Pensaci.
PS: tutto ciò te lo dico con umiltà e spero tu non ti offenda.
Grazie del tuo commento Valeria, m’impegnerò di più.
Capitolo I – Dei furbi e dei fessi
I cittadini italiani si dividono in due categorie: i furbi e i fessi.
Non c’è una definizione di fesso. Però: se uno paga il biglietto intero in ferrovia; non entra gratis a teatro; non ha un commendatore zio, amico della moglie e potente sulla magistratura, nella pubblica istruzione, ecc.; non è massone o gesuita; dichiara all’agente delle imposte il suo vero reddito; mantiene la parola data anche a costo di perderci, ecc. – questi è un fesso.
I furbi non usano mai parole chiare. I fessi qualche volta.
Non bisogna confondere il furbo con l’intelligente. L’intelligente è spesso un fesso anche lui.
Il furbo è sempre in un posto che si è meritato non per le sue capacità, ma per la sua abilità a fingere di averle.
Colui che sa è un fesso. Colui che riesce senza sapere è un furbo.
Segni distintivi del furbo: pelliccia, automobile, teatro, restaurant, donne.
I fessi hanno dei principi. I furbi soltanto dei fini.
Dovere: è quella parola che si trova nelle orazioni solenni dei furbi quando vogliono che i fessi marcino per loro.
L’Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l’Italia sono i furbi che non fanno nulla, spendono e se la godono.
Il fesso, in generale, è stupido. Se non fosse stupido, avrebbe cacciato via i furbi da parecchio tempo.
Il fesso, in generale, è incolto per stupidaggine. Se non fosse stupido, capirebbe il valore della cultura per cacciare i furbi.
Ci sono fessi intelligenti e colti, che vorrebbero mandare via i furbi. Ma non possono: 1) perché sono fessi; 2) perché gli altri fessi sono stupidi e incolti, e non li capiscono.
Per andare avanti ci sono due sistemi. Uno è buono, ma l’altro è migliore. Il primo è leccare i furbi. Ma riesce meglio il secondo che consiste nel far loro paura: 1) perché non c’è furbo che non abbia qualche marachella da nascondere; 2) perché non c’è furbo che non preferisca il quieto vivere alla lotta, e l’associazione con altri briganti alla guerra contro questi.
Il fesso si interessa al problema della produzione della ricchezza. Il furbo sopratutto a quello della distribuzione.
L’Italiano ha un tale culto per la furbizia, che arriva persino all’ammirazione di chi se ne serve a suo danno. Il furbo è in alto in Italia non soltanto per la propria furbizia, ma per la reverenza che l’italiano in generale ha della furbizia stessa, alla quale principalmente fa appello per la riscossa e per la vendetta. Nella famiglia, nella scuola, nelle carriere, l’esempio e la dottrina corrente – che non si trova nei libri – insegnano i sistemi della furbizia. La vittima si lamenta della furbizia che l’ha colpita, ma in cuor suo si ripromette di imparare la lezione per un’altra occasione. La diffidenza degli umili che si riscontra in quasi tutta l’Italia, è appunto l’effetto di un secolare dominio dei furbi, contro i quali la corbelleria dei più si è andata corazzando di una corteccia di silenzio e di ottuso sospetto, non sufficiente, però, a porli al riparo delle sempre nuove scaltrezze di quelli.
Capitolo II – Della Giustizia
Non è vero, in modo assoluto, che in Italia, non esista giustizia. È invece vero che non bisogna chiederla al giudice, bensì al deputato, al Ministro, al giornalista, all’avvocato influente ecc. La cosa si può trovare: l’indirizzo è sbagliato.
In Italia non si può ottenere nulla per le vie legali, nemmeno le cose legali. Anche queste si hanno per via illecita: favore, raccomandazione, pressione, ricatto ecc.
Capitolo III – Del Governo e della Monarchia
L’Italia non è democratica né aristocratica. È anarchica.
Tutto il male dell’Italia viene dall’anarchia. Ma anche tutto il bene.
In Italia contro l’arbitrio che viene dall’alto non si è trovato altro rimedio che la disobbedienza che viene dal basso.
In Italia il Governo non comanda. In generale in Italia nessuno comanda, ma tutti si impongono.
Per le cose grosse non si cade mai, per quelle piccine spesso.
L’autorità del grado non conta. L’italiano non si inchina davanti al berretto. Nulla lo indispone più dell’uniforme. Ma obbedisce al prestigio personale ed alla capacità di interessare sentimentalmente o materialmente la folla.
L’uomo politico in Italia è uomo avvocato. Il dire niente in molte parole è stata sempre la prima qualità degli uomini politici; che se hanno sommato il dire niente al parlare fiorito, hanno raggiunto la perfezione.
Capitolo IV – Della geografia politica
L’Italia si divide in due parti: una europea che arriva all’incirca a Roma, e una africana o balcanica, che va da Roma in giù. L’Italia africana o balcanica è la colonia dell’Italia Europea.
Capitolo V – Della famiglia
In Italia l’uomo è sempre poligamo. La donna è poliandra. (Quando può.)
La famiglia è la proprietà del capo di famiglia. La moglie è un oggetto di proprietà. Se abbandona si può uccidere. Viceversa non è ammesso che possa uccidere, se la si abbandona.
La moglie ha la sua posizione sociale segnata fra la serva e l’amante. Un po’ più in su della serva e un po’ più giù dell’amante. Fa le giornate da serva e le notti da amante.
Capitolo VI – Delle leggi
Tutto ciò che è proibito per ragioni pubbliche si può fare quando non osta un interesse privato. Nei vagoni dove è proibito fumare tutti fumano finché uno non protesta.
In Italia nulla è stabile fuorché il provvisorio.
Capitolo VIII – Dell’ideale
C’è un ideale assai diffuso in Italia: guadagnar molto faticando poco. Quando questo è irrealizzabile, subentra un sottoideale: guadagnar poco faticando meno.
La scuola è fatta per avere il diploma. E il diploma? Il diploma è fatto per avere il posto. E il posto? Il posto è fatto per guadagnare. E guadagnare? È fatto per mangiare. Non c’è che il mangiare che abbia fine a se stesso, sia cioè un ideale. Salvo in coloro, in cui ha per fine il bere.
Capitolo X – Della proprietà collettiva
La roba di tutti (uffici, mobili dei medesimi, vagoni, biblioteche, giardini, musei, tempo pagato per lavorare, ecc.) è roba di nessuno.
Capitolo XI – Dell’Italia e degli Italiani
L’Italia non è il giardino del mondo. L’Italia è un paese naturalmente povero, senza carbone, con poco ferro, molto scoglio, per tre quarti malarico e troppo popoloso. Esso dipende e dipenderà sempre economicamente dagli stranieri. L’indipendenza dell’Italia è il mito più infondato e dannoso che un italiano possa nutrire. C’è una sola consolazione: che nessun paese è economicamente indipendente.
L’italiano è un popolo che si fa guidare da imbecilli i quali hanno fama di essere machiavellici, riuscendo così ad aggiungere al danno la beffa, ossia l’insuccesso alla disistima, per il loro paese. Da molti anni il programma degli uomini che fanno la politica estera sembra riassumersi in questo: mani vuote, ma sporche.
I veri italiani sono pochissimi. La maggior parte di coloro che si fanno passare per italiani, sono in realtà piemontesi, toscani, veneti, siciliani, abruzzesi, calabresi, pugliesi e via dicendo. Appena fuori d’Italia, l’italiano torna ad essere quello che è: piemontese, toscano veneto ecc. L’italiano sarà un prodotto dell’Italia, mentre l’Italia doveva essere un prodotto degli italiani.
La storia d’Italia è la storia di Spagna e di Francia, d’Alemagna e d’Austria, e in fondo, storia d’Europa. Lo sforzo degli storici per creare una storia d’Italia dimostra come si possa spendere molto ingegno per una causa poco ingegnosa, come accade a quei capitani che si fanno valorosamente ammazzare per una causa infame.
L’Italiano è di tanto inferiore al giudizio che porta di se stesso di quanto è superiore al giudizio che ne danno gli stranieri. Le sue qualità migliori sono le ignorate e i suoi difetti peggiori sono i pubblicati da tutta la fama.
La famiglia è l’unico aggregato sociale solido in Italia. Il comune è l’unico organismo politico sentito in Italia. Tutto il resto è sentimento generico di classi intellettuali, come la patria; o astrattismo burocratico, come la provincia; o mito vago, che nasconde spinte economiche molto ristrette ed egoistiche, come l’internazionale.
Tutto è in ritardo in Italia, quando si tratta di iniziare un lavoro. Tutto è in anticipo quando si tratta di smetterlo.
Il tempo è la cosa che più abbonda in Italia, visto lo spreco che se ne fa.
Capitolo XII – Senza titolo riassuntivo indispensabile
L’Italia è una speranza storica che si va facendo realtà.
Questo lungo copia-incolla è tratto da un brano di Giuseppe Prezzolini scritto nel 1921, millenovecentoventuno, ripeto MILLENOVECENTOVENTUNO!!!!
Quasi cento anni fa e la cosa mi riempie di tristezza
Ciao Darinka,
A “hello” from Brazil. I’m studying Italian but not comfortable to write in Italian yet. A nice article. I use to read some things about Italy, but of course, the majority of the articles describe the nice side of your country. I love to travel too, and I believe that it’s a very nice way to open our mind about the different realities, and to learn more about your own country. So, congratulations and keep going!
All the best.
Alexandre
Hai ragione io vorrei tanto lasciare l Italia e andare a vivere in America o in Spagna
Tutti noi viaggiatori italiani dovremmo fare un ultimo viaggio in italia, vedere tutto, magari seguendo il tuo libro, e poi andarsene al più presto e dimenticare il razzismo degli italiani e le loro bruttezze.
fare famiglia all’estero o non farla come te e continuare a viaggiare, senza fermarsi più in italia. Lavorare si può ovunque, basta essere umili e accettare quello che si può.
Ciao, un ciao A TUTTI .. ho letto tutti i vostri commenti ..
e da italiana racconto di me .. penso che sia anche questa una testimonianza.
Anch’io come tanti non lavoro a questo punto dopo mesi e mesi .. direi anni..
cercare nel passato che cosa ho fatto .. e che cosa so fare ..
non ha oramai nessuna importanza ..
NON INTERESSA non si mettono nemmeno a leggere
il C.V. “ne ho mandati e portati centinaia”..
ma il loro interesse è solo che hanno davanti una 55enne ..
e che pagheranno di più .. nella loro testa pulsano le parole:
_”meglio le giovani bella presenza e si pagano meno”!!!
In un colloquio mi sono sentita dire che cercavano una più fresca
e l’azienda cercava per pulizie scale di condomini.
Il problema è dei politici che non fanno nulla per il primo emendamento della costituzione
“una repubblica basata sul lavoro!”.
Sia per noi .. che per i giovani ..
E’UNA VIOLENZA e come tutte le violenze
la persona che si trova nel mezzo pensa di esserne colpevole!
Infatti .. adesso penso che il problema sia IO.
IO che sono sbagliata, io che non so lavorare, io che non so fare colloqui, io che non so fare un C.V., io che non merito un lavoro! Ecc ..
Avevo 6 anni sono salita sulla seggetta del wc per affaciarmi alla finestra piccola come il mio viso dei miei 6 anni ..
e ricordo una gran voglia di morire. Ho proprio chiesto a Dio di morire!!! ..
E credo che non mi sia mai passata .. il disamore per la vita .. mi ha accompagnata sempre!
Non importa più del perchè e di quello che mi hanno fatto da piccola.
Perchè l’unica cosa importante adesso è questa grande voglia di morire!!! Che non mi passa!!!
Certo che non lavorare, non mi aiuta. La voglia di morire mi taglia in due tutti i giorni. E’ l’ultimo pensiero della sera e il primo della mattina.
Quando mi alzo penso perchè ancora sono al mondo.
Ci siamo lasciati con il mio ex marito
“sempre per il lavoro che io non trovavo e non trovo .. almeno a lungo termine, tutti contratti corti, stagionali”.
Non voglio nemmeno ricorare le difficoltà per la separazione dal 2011 ancora non ho ottenuto il divorzio ma l’avvocato un sacco i soldi mi ha preso.
Nessun aiuto! Sopratutto per il lavoro.
E lui per farmi sentire meglio mi ha portato via nostro figlio, lo ha comprato con promesse, soldi, regali, e accontentato in tutto.
Ovvio il mio ex marito ha un lavoro e guadagna di più!
E nostro figlio ha scelto lui e la vita più facile!.
Oggi ho un compagno che si è stabilito da me “ma non nè sono felice!”, ho preso una casa da ristrutturare ..
l’impianto elettrico è del 1960 e non ho riscaldamento, manca anche la cucina.
L’attuale compagno lavora come operaio.
La spesa per i prodotti alimentari quelli si è lui che ci pensa.
Ma tutto il resto no! Non passa nulla ne per le bollette, ne per sistemare la casa, ne per farmi/farci stare meglio.
Lo stipendio lo spende tutto nel vino e bar e nel gioco.
Ha problemi di alcolismo che non ammette e ne lo ammetterà mai!
Sul lavoro non beve! Dopo il lavoro passa da un bar a un’altro e poi è arrivato al vizio del gioco, macchinette .. internet .. ecc ..
Comunque è una ruota che gira su se stessa e ti fa vedere cose già viste!!!
Non mi ha mai amata e considerata, ne l’ex marito ne l’attuale compagno, neanche la mia famiglia, ne mio fratello, ne cognata, ne mia sorella .. ecc ..
Si nasce .. e poi ..
c’è chi con una buona stella .. chi con una stella così così .. e chi come me, con il niente!!! ..
E forse il niente mi merito.
IO non credo al destino!
Ma credo che dalla nascita impariamo con quel che ci circonda, e lo ripetiamo per sempre, per cui se abbiamo vissuto maltrattamenti ..
E’ quello che ripetiamo! Ci facciamo per sempre maltrattare!
Sono sempre stata sola in tutti questi anni ..
E quel compagno mi fa sentire ancora più sola!!!
Va a lavoro e finito il lavoro passa dai bar, fa un poco di spesa sopratutto compra vino, neanche pranza “lui dice che non gli piace pranzare”
ma è per poter riempire di più lo stomaco di vino! Ecco poi si chiude in una stanzetta con il PC e il vino, e ci sta tutto il tempo fino a cena,
si alza per cenare, cena sempre nella sua stanzetta, subito dopo dorme russando e parlano nel sonno “dopo tutto quel vino!”
Infatti sono contenta di dormire in un’altra stanza!!!
Ha voluto prendere contro la mia volontà un cucciolo di cane, conoscevo che hanno bisogno di tempo gli animali, ne ho già avuti,
e cercare lavoro “è un lavoro” e poi se lo trovo non conoso gli orari, io sono fiorentina lui Veneto e viviamo nell’estremo nord del Veneto,
IL tempo per un cane non ne avrei avuto, sono stata chiara, limpida!
Il cane a chi è toccato??? Sapevo che toccava a me!!! Ma non così!! Praticamente tutto io!!!..
Cibo da preparare perchè vomita le crocchette, passeggiate per l’odore, per la pipì, la popo che tolgo io!!!
Dorme con me perchè l’ho ha preso troppo piccolo aveva solo 1 mese, adesso ha 2 anni e continua a dormire con me,
ed io non ne posso più, mi ha persino tolto il sonno, dormire con un cane e se faccio in modo di allontanarlo, questo piange!
a costui non gli importa nulla del cane.
Che uomo stupido! Sempra un bambino!
Mi sempra di parlare con mio figlio, quando stava con me,
il mio ex marito per viziarlo di più .. dopo una bocciatura all’alberghiera gli ha comprato un pastore tedesco ..
che nostro figlio doveva curare, e che io puntualmente dovevo arrabbiarmi per farlo alzare per portarlo fuori, per dargli da mangiare, ecc ..
Comunque anche il pastore tedesco toccava a me!!!
Poi è andato ha vivere con suo padre e il cane lo ha portato con se.
IL mio compagno lo chiamo così .. ma non lo è più .. io non lo sopporto più!!!
Ha comprato per gelosia verso mio figlio, il cane, che adesso devo curare io!.
Almeno il pastore tedesco era educato, questo manco per idea abbaia continuamente e morde me e anche le persone.
Sono sempre stata sola neanche un’amica .. e senza un lavoro,
Mi fa star male quando vedo le coppie per strada o in altre situazioni mi parlano delle loro famiglie attuali e di origine, dei loro lavori,
perchè penso che questa possibiltà io non l’ho mai avuta.
Non è più gelosia sta diventando invidia!!!
una serie di disturbi tipici tra cui mangiare anche pane secco, come fosse la mia dipendenza il cibo, e l’aumento di peso compromette l’aumento di diabete smisurato. Non mi importa se morirò .. mio figlio ha già suo padre!!! Non sarà solo e poi avrà una sua famiglia ..
Mi sento così male io che se stanno male tutti gli altri mi è totalmente indifferente.
E’ triste vivere così.
MI dispiaccio solo perchè non mi va di passare da codarda, perdente lo sono a prescindere, ma vigliacca no.
LA VITA E’ UNO SCHIFO E’ dura triste squallida e mediocre!!! Come L’Italia!!!
Non posso che quotare al trecento per cento il tuo articolo. Quando io, mia moglie e i miei figli ci siamo trasferiti nella contea di ventura in California dopo aver vinto la Green Card, avevamo una paura pazzesca di tutto. Avevamo paura di non riuscire a trovare lavoro, avevamo paura di non riuscire a sopravvivere, avevamo paura di non riuscire ad avere amici veri, avevamo paura di non farcela con la lingua, avevamo paura perché eravamo una famiglia che lasciava una vita ormai ben radicata in Italia, e rinunciavamo a un lavoro sicuro, a una casa e tanto altro per partire completamente da zero in un paese straniero lontano anni luce dalla mentalità italiana. Adesso siamo più che contenti, e ci rendiamo conto che le nostra paure nascevano dal fatto che noi proiettavamo l’Italia e il modello di vita italiano in California, convinti che avremmo trovato le stesse regole, la stessa ipocrisia e le stesse restrizioni. Invece ci siamo trovati davanti a un oceano infinito di possibilità al punto tale da rischiare di perderci. Eravamo troppo abituati ai nostri magri schematismi per poter comprendere cos’è l’oceano con un orizzonte infinito. Per carità, non che la California sia il paese dei balocchi, ma indietro non tornerei più, e in Italia mi va bene venirci qualche volta in vacanza, come stiamo facendo adesso.
Grazie Massimo… è molto triste… eppure e così… e per noi donne ancora peggio! menomale che anche voi avete trovato il vostro angolo felice di mondo!
Chi magari vuole vivere in Brasile io consiglio il Sud e la Regione del Centro Ovest “Centro Oeste”, sono gli Stati più tranquilli e più diciamo vivibili, in realtà esistono italiani e stranieri in generale che vivono ovunque, però le città più grandi come Rio de Janeiro, San Paolo, e altre metropoli e soprattutto il Nord Est sono un po’ caotiche. Molti parlano male del Brasile, che non si mangia la pasta come in Italia, che c’è povertà, e quello e quell’altro, credetemi… al 90% sono stereotipi. Ovviamente bisogna sempre informarsi però non è tutto questo orrore che raccontano.
Per il discorso meritocrazia ti do ragione; l’Italia è il paese in cui tutte le sedi di controllo del potere sono in mano a caste aristocratiche (simili alle mafie) che si tramandano da secoli; per non parlare poi delle gilde medioevali (tassisti, balneari, ambulanti persino, anche sui social devi avere soldi, popolarità e parlare di merda, droga e cazzate per emergere; quindi la mancanza di meritocrazia è in tutti i settori non solo nella politica, ovunque tu vada devi avere già potere, avere un curriculum modesto, avere già esperienza, per essere ammesso in certi giri; anche a livello sociale è proprio così, in Italia se non conosci qualcuno del gruppo in quel gruppo proprio non ci entri e ti trattano in modo superficiale, trattandoti come tu fossi un cane. A meno che non hai capacità sociali o hai l’aspetto di essere un milionario. E questo accade dovunque: in palestra, nei circoli, in politica, presso le aziende che devono assumere, ovunque! Per contro c’è gente che ha un cuore d’oro, ma questa gente la devi cercare con il lanternino perché il potere ha deciso di tenerle fuori dal giro.
La foto di Razzi ne è un emblema, è riuscito ad andare pure in televisione perché è merda allo stato puro, la feccia come Di prè in Italia emerge, le mode idiote come la trap sono le uniche cose che importiamo dai paesi vicini.
L’ipocrisia anche qui è uno schifo, è collegata al razzismo sai, tutti coloro che parlano bene razzolano sempre male, l’Italiano medio moralista è un individualista ma non lo vuole ammettere, crede di essere comunista ma è peggio dei capitalisti perché non permette ai più poveri di pagare meno tasse o di vivere in un paese liberale (infatti si lamenta dell’imu sulla sua villa perché ritiene più giusto che a pagare sia sempre ‘qualcun altro’, che finisce sempre per essere il povero affittuario e più il suo conto è grosso più è individualista, Lerner con la maglietta rossa e il Rolex al polso col cazzo ospiterebbe un immigrato in casa; nessuno ospiterebbe un immigrato in casa, però sono tutti a parlare di accoglienza.
La descrizione perfetta dell’Italia? Ce ne sono a migliaia, per ora me ne vengono 3:
Un paese poverissimo, abitato da tanti ricchi, convinti di essere poveri
Un popolo di mosche che preferisce la merda alla cioccolata perché: la cioccolata è dolce, buona, morbida; ma la merda nutre di più.
Una carrozza di ricconi spacconi lamentevoli e piagnucolanti accarezzati dai politici; trainata da uomini poveri che devono pure pagare le tasse sulla biada che mangiano, ma non si rivoltano mai perché sono troppo occupati a parlare di calcio e cazzate varie mentre muoiono di fatica
Spero che un commento come il mio ti faccia piacere dato che ho scoperto il tuo blog nel bel mezzo di una crisi esistenziale e ho cominciato a fare ricerche a più non posso per vedere chi stesse passando un qualcosa di simile a quello che sto passando io da due giorni steso su un letto.
Ciao Darinka (che bel nome, fra l’altro), sono Michele, 34 anni e da sempre ho avuto uno spirito nomade: lo dice non solo il mio passaporto ma mia madre che mi ha visto poco e nulla negli ultimi 10 anni.
2 anni in Giappone, 2 in Inghilterra, intervalli di Francia e ora Spagna da quasi due anni.
Faccio l’assistente di volo per una compagnia low-cost e vivo su un’isoletta chiamata Mallorca.
Stando all’estero ho rivalutato – e tanto – quel piatto in cui tanto sputavo chiamato appunto Italia, tanto che sino a pochi mesi fa prendevo un aereo per andarmi a mangiare una pizza a Napoli, farmi una passeggiatina a Mergellina per poi tornare il giorno stesso o il giorno seguente.
“Se Atene piange, Sparta non ride” dice un vecchio adagio in Italia.
E io onestamente vedendo come i miei colleghi se la passano in Italia, in termini di qualità di lavoro (per chi ce l’ha chiaramente) e di vita, provo una notevole invidia.
La chiave di volta in Italia è il lavoro ed una volta trovato quello, il resto è assolutamente nelle tue mani.
Mi manca tantissimo l’Italia, ogni giorno mi sveglio pensando che dovrei tornare, pensando che non possa basare la mia intera vita sul fatto che abbia la spiaggia a due passi, sul fatto che mi manchi anche solo il profumo della domenica italiana, quella del ragù che mi facevo la sera prima e che portavo a riscaldare la mattina seguente.
Vivere l’Italia con una testa evoluta ed emancipata lo vedo come un atto dovuto e necessario nei miei confronti: vivere un paese pensando ad esplorarlo la domenica piuttosto che andare allo stadio, trattare la donna come paritaria invece che trattarla come una principessa a cui le è tutto dovuto (perché capisco e condivido a pieno la tua versione, però c’è anche da dire che le donne in Italia soffrono di una cultura malata di “piedistallismo”), farsi le vacanze fra le migliaia di coste che da nord a sud sovrastano il BelPaese e contribuire attivamente a fare raccolte differenziate.
Sto sognando Darinka?
Ho la possibilità di tornare in Italia, mantenendo lo stesso lavoro, per la stessa azienda, con un guadagno migliore e minor stress.
E sto ancora a chiedermi sul cosa dovrei fare?
Che sventura esser nati in questo periodo storico.
Un saluto da un tuo nuovo lettore.
Ma vi rendete conto che discutete con una straniera una slava che manco sa cos’è davvero la civiltà??? Una che proviene da una terra l’est che manco nell’antichita` ha mai dato una qualsiasi forma di cultura e progresso ma che da sempre è sottosviluppata e ha dato origine alle peggiori nefandezze che rovinano il mondo tanto che le cose peggiori del pianeta cioè i barbari, gli zingari e il comunismo provengono proprio dall’est Europa !
Ma tornatene al tuo paese invece che infangare chi ti dà tutto questo è il tipico comportamento di voi stranieri, voi slavi quindi zingari vi si dà la mano e vi prendete tutto il corpo con la malvagità peggiore che esista e distruggete tutto peggio dei musulmani!
Voi slavi siete inferiori agli arabi che per quanto ora fanno cagare almeno nell’antichità quando professavano altre religioni hanno contribuito alla civilta` a differenza di voi subumani slavi che da quando disgrazia esistete in qualsiasi era, in qualsiasi contesto e in qualsiasi religione avete dato 0 !!
Sono originaria del Meridione e guardo cosa avete fatto al Sud voi fecce zingari siete scappati in massa al Sud quando i turchi giustamente vi massacrarono secoli fa, avete distrutto una terra che era magnifica ma la punizione torna e infatti voi slavi nuovamente siete invasi dagli arabi che prima passano all’est hahaha !!
11…
Marta, il suo è uno sproloquio che nasce da una profonda ignoranza e viene fomentato da paure instillate per fini molto bassi da “persone” che la prendono in giro. Mi dispiace per lei, se non riesce a vedere le persone in quanto esseri umani nostri fratelli. Le consiglio la lettura di un libro, un classico oserei dire, si chiama Vangelo e parla di un uomo dalla pelle scura che promuove il messaggio: “Ama il prossimo tuo come te stesso.” Visto che lei sembra appassionata di religioni dovrebbe sapere di chi si tratta. Compassionevoli saluti.
Ps. Per me la rovina dell’Italia è chi odia, rifiuta, chi è contro, chi non sa ascoltare e usare empatia.
Hahahaha che dovrei prendere a modello una mega cazzata inesistente scritta da un talebano schizofrenico??? Questo è il modello che tu demente ammiri ma che rimane appunto TUO E DEI SIMILI ma non mio !!
Lorena il tuo è uno sproloquio che nasce da una profonda ignoranza e viene fomentato da paure instillate per fini molto bassi da “persone” che ti prendono in giro allo scopo di sostituirci con subumani( basta vedere quanto non ha funzionato in Meridione, Stati Uniti, Sudafrica, Australia e tutti quei posti dove i popoli nativi sono stati sterminati e sostituiti con altre molteplici razze-fecce straniere che hanno devastato queste terre ) passati a poveri angeli con l’odio stampato in faccia verso gli italiani che subiscono le loro delinquenze giornaliere che anch’io ho subito specialmente dai subumani slavi di cui appartiene questa Darinka Montico che secondo te emerita cogliona dovremmo accettare e amare e mettere sopra di noi ma che ooooh tu sei pazza ma vai a calci in culo in Romania e a Baghdad poi dopo che ti trattano da merda quale sei vediamo quanto ci duri e quanto vomiti cagate buoniste pro musulmani e pro zingari.
Ma tutti voi filo extracomunitari perché cazzo non ve ne andate definitivamente via a vivere nelle loro terre di merda che tanto ammirate con il divieto perenne assoluto di tornare nella terra natale che tanto odiate?
Incapaci di attuare le cagate che dite perché sapete bene che là passereste l’inferno e quindi da millegiochisti che siete sentenziate cagate dalla vostra casa che vi fa moooolto comodo perché vi lascia fare tutto ciò che volete. Che tornaconto contraddittorio !!
Hahahaha che dovrei prendere a modello una mega cazzata inesistente scritta da un talebano schizofrenico??? Questo è il modello che tu demente ammiri ma che rimane appunto TUO E DEI SIMILI ma non mio !!
Lorena il tuo è uno sproloquio che nasce da una profonda ignoranza e viene fomentato da paure instillate per fini molto bassi da “persone” che ti prendono in giro allo scopo di sostituirci con subumani( basta vedere quanto non ha funzionato in Meridione, Stati Uniti, Sudafrica, Australia ecc. in tutte quei posti dove i popoli nativi sono stati sterminati e sostituiti da altre razze-feccia che hanno distrutto queste terre) passati a poveri angeli con l’odio stampato in faccia verso gli italiani che subiscono le loro delinquenze giornaliere che anch’io ho subito specialmente dai subumani slavi di cui appartiene questa Darinka Montico che secondo te emerita cogliona dovremmo accettare e amare e mettere sopra di noi ma che ooooh tu sei pazza ma vai a calci in culo in Romania e a Baghdad poi dopo che ti trattano da merda quale sei vediamo quanto ci duri e quanto vomiti cagate buoniste pro musulmani e pro zingari.
Ma tutti voi filo extracomunitari perché cazzo non ve ne andate definitivamente via a vivere nelle loro terre di merda che tanto ammirate con il divieto perenne assoluto di tornare nella terra natale che tanto odiate?
Incapaci di attuare le cagate che dite perché sapete bene che là passereste l’inferno e quindi da millegiochisti che siete sentenziate cagate dalla vostra casa che vi fa moooolto comodo perché vi lascia fare tutto ciò che volete. Che tornaconto contraddittorio !!
Sfogo che ,sotto traccia, sa tanto di “La volpe e l’uva”…Comunque,visto certe cazzate che hai scritto , con la solita approssimazione e generalizzazioni che fanno i peggior retori demagoghi e inzuppate di razzismo anti italiano , credo che parecchia gente che ha letto questo tuo sproloquio sia come me molto contenta che te ne sia andata.Speriamo tutti che tu rimanga lì dove sei in eterno , che tutti quelli che la pensano come te facciano lo stesso e si tolgano per sempre dalle palle.L’italia ha bisogna di gente che lotta per cambiare le cose non di codardi che scappano e pretendono di cambiare la situazione con cazzate tipo : ” VIVI COME VIVESSI NEL MONDO CHE SOGNI ED ESSO SI ADATTERÀ AL TUO COMPORTAMENTO ” . Poveri sognatori irrisolti e ritardati , prima partite e meglio starà l’Italia.
beh, è sicuro che se l’Italia fosse fatta di persone come te non andrebbe da nessuna parte. Facile criticare e mettere in evidenza tutte le brutture dell’Italia (che esistono realmente)…meno facile fare qualcosa per correggerle. Facile andarsene a cazzeggiare in giro per il mondo, seppure con una buona dose di coraggio ed intraprendenza, lo stesso coraggio ed intraprendenza che molti italiani ci mettono ogni giorno per cercare di migliorare il posto nel quale vivono e per il quale cercano in tutti modi di fare qualcosa di buono. Sì è vero che i politici, che la meritocrazia, che le immondizie…blablabla… ma è anche vero che a mio avviso tu ti sei arresa mentre altri combattono senza voler per forza diventare eroi. A dire il vero leggendo tutto d’un fiato questo blog nel quale mi sono imbattuto sembra quasi che noi lettori dobbiamo provare un senso d’invidia nei tuoi confronti, invece, dopo averci riflettuto almeno (per un minuto) quello che provo è un po’ di compassione e di tenerezza. Certo che piacerebbe anche a me non dover fare una mazza tutto il giorno ed andare in giro a vedere il mondo e ad ammirare la natura ma credo di avere qualche sorta di obbligo morale (e non solo) nei confronti di altri, che siano famiglia, società, stato o altro… Nel tuo pamphlet leggo in verità molte considerazioni condivisibili ma molti luoghi comuni o anche delle cavolate (ltipo le considerazioni sui Rom o sulle religioni…), perciò cara Darinka, non credo che dovremmo stracciarci le vesti per avere avuto un cervello in fuga come il tuo (non è un’offesa giuro ma fa parte di altri luoghi comuni…) e ti auguro tanta fortuna ma spero che gli Italiani la pensino diversamente. Buon viaggio!
Buongiorno,
io dico succintamente e forse banalmente solo una cosa: per prendere un appuntamento con un oncologo (vivo a Firenze) ho dovuto spendre tre giorni da incubo passando mattinae e primi pomeriggi attaccata al telefono componendo numeri:
che non rispondevano,
che rispondevano ma “signora non so cosa dirle io non so niente”, “ma mi hanno dato il vostro numero..!” “eh.. ma io non posso dirle niente..”,
che “no, per il suo caso non è il CUP che deve chiamare chiami altrove”,
che mi hanno fatto attendre una / due ore (“la sua posizione é 18.., rimanga in linea per non perdre la priorità acquisita”) per poi non
rispondre, la linea magicamente cadeva,
che etc… etc….. etc…..
Io ho vissuto in Francia per dieci anni, prendere un appuntamento medico
di qualsiasi tipo era come telefonare alla parrucchiera di fiducia: difficoltà 0, ho avuto la sciagurata idea di cedere al mio compagno e tornare in questo paese, mai scelta fu più funesta.
Attualmente il mio compagno sta preparando concorsi per tornare a lavorare in Francia.
Le pizze ce le faremo da soli a casa e il caffé manco fa troppo bene alla salute, essere visitata rapidamente da un oncologo invece………